In un piccolo paese di campagna fra tante case di contadini se ne distingueva una incantevole e maestosa, circondata da campi dove un tempo si coltivavano viti, ulivi e prodotti dell’orto. Quella casa era stata comprata, poco prima dell’ultimo conflitto mondiale, da una coppia di coniugi anziani con due figli poco più che ventenni, i quali, sfortunatamente furono chiamati in guerra con grande dolore dei genitori. I due anziani credevano infatti, di poter finalmente trascorrere una vita più tranquilla lontano dalla città da cui erano scappati; adesso, restava loro solo la solitudine e la tristezza.
I due figli comunicavano con i genitori tramite delle lettere, che spedivano loro ogni mese e nelle quali, davano notizie della loro vita e delle loro vicende in guerra. Ogni volta che arrivava una lettera, per i genitori era un momento di gioia e conforto; tuttavia, era da po’ di giorni che aspettavano invano la solita lettera da parte del loro figlio minore.
In una serata fredda, i due avvertirono un fenomeno strano: si era da poco fatto buio e dopo aver spento i pochi lumi a petrolio che illuminavano la casa, sentirono nel fruscio delicato delle foglie, alcuni rumori simili a dei passi che si avvicinavano a loro. Scossi e meravigliati, andarono alla finestra e con grande stupore scorsero un ombra di un uomo vestito di bianco, che alla vista dei due, si allontanò velocemente avvolto da un alone rossastro. Inorriditi da quella visione, restarono svegli fino all’alba senza chiudere occhio.
Dopo questo strano avvenimento, trascorsero alcuni giorni in una relativa tranquillità e di tanto in tanto, il loro pensiero andava a quella notte e a quella visione: non riuscivano a darsi una spiegazione logica. Intanto, passarono un po’ di giorni e continuavano a non ricevere alcuna posta dal loro figlio minore: ogni giorno che passava, aumentava la loro angosciosa attesa.
Una notte piovosa, accadde un altro episodio sconvolgente: nel silenzio furono svegliati da una serie di spari e da un boato che sembrava di bomba a mano. Si precipitarono tremanti alla finestra e avvolto in una nube di fuoco e di fumo intravidero di nuovo quella figura sinistra che li aveva terrorizzati qualche giorno prima. Ma questa volta, invece di allontanarsi, rimase lì a fissarli: i genitori, increduli, cercarono di capire chi fosse. All’improvviso, il bagliore di un lampo illuminò il suo volto: era il figlio da cui non avevano più notizie.
Disperati e tremanti, uscirono fuori a cercarlo e provarono a chiamarlo, ma inutilmente: era sparito! Angosciati e terrorizzati dalla situazione, si ritirarono in camera, aspettando il mattino. Alle prime luci dell’alba, il sole sembrava lenire il gelo di quella notte, ma la realtà fu per loro ancora più agghiacciante. Sentirono bussare alla porta: all’uscio di casa si presentò un carabiniere con in mano un foglio; il cuore dei genitori cominciò a palpitare all’impazzata, consapevoli che quella presenza non annunciava nulla di buono. Il carabiniere comunicò loro che il figlio minore era morto, preso da un fuoco nemico. Quella visione spettrale della notte aveva preannunciato quello che in realtà era già successo.
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