Primo giorno da postino – RACCONTO BREVE IN ITALIANO

Domenico finalmente trova lavoro; dovrà fare il postino in un piccolo paese alle porte di Roma. Nell’ufficio dove è da poco arrivato, gli danno una borsa piena di corrispondenza varia, tra cui molte lettere. Di fronte a questo nuovo impegno, lo assale una forte emozione per la responsabilità che gli viene data; il lavoro apparentemente sembra semplice ma in realtà, non lo è.

Dopo aver consegnato un po’ di posta, con non poca difficoltà, gli restano da consegnare le ultime tre lettere. Prende la prima di queste, la gira tra le mani e si appresta a consegnarla. Impiega un po’ di tempo per raggiungere una stradina che porta a delle baracche; il destinatario è un ragazzo di colore immigrato dal Ghana. La lettera viene proprio dal suo paese: “chissà che notizie gli arrivano…”, pensava Domenico tra sé e sé.

Mentre si allontana, Domenico prende dalla borsa un’altra lettera; il mittente scrive dal carcere di Rebibbia. I destinatari abitano in un quartiere abbastanza povero; Domenico bussa ripetutamente alla porta, finché non appare una donna vestita piuttosto male e un po’ in disordine. La donna è sola e Domenico crede che quella lettera sia del marito o di un figlio. 

Infine, gli rimane l’ultima lettera; la prende in mano e nota che è piuttosto lacera e ingiallita. Cerca, come al solito, la strada per arrivare a quell’indirizzo e finalmente trova la palazzina e bussa. Un’anziana signora gli apre la porta e alla vista di quella lettera scoppia a piangere.

Nel frattempo, fa entrare Domenico e lo fa accomodare in salotto; quindi, apre la lettera: è di suo figlio creduto morto in guerra. L’uomo scrive che durante la guerra era rimasto prigioniero e che non aveva potuto più scrivere alla donna.

Nella lettera, l’uomo spiega che non era più ritornato perché gli avevano comunicato la morte dei suoi genitori, notizia in realtà falsa. Dopo la guerra, aveva deciso di partire alla volta degli Stati Uniti, dove si era creato una nuova famiglia e non tornare mai più. Ma la notizia che sua madre era ancora viva lo aveva fatto piangere di gioia e per questo aveva deciso di prendere il primo aereo per tornare in Italia e per riabbracciare sua madre.

Il cuore di Domenico alla vista di questa scena batteva forte e non poteva trattenersi dal piangere di gioia insieme alla donna appena conosciuta. Dopo un po’, torna a casa, felice e consapevole che non avrebbe mai creduto di vivere emozioni così forti al suo primo giorno di lavoro.

 

 

 

 

 

 

VOCABOLARIO – VOCABULARY

alle porte di: on the outskirts of

corrispondenza: correspondence

Lo assale: gets him 

si appresta a: is about to

baracche: barracks

destinatario: addressee

chissà: who knows

tra sé e sé: to himself

si allontana: he moves away

mittente: sender

carcere: prison

quartiere: neighborhood

lacera: ripped, torn

ingiallita: yellowed 

palazzina: apartment block

alla vista di: at the sight of

scoppia a piangere: bursts into tears

lo fa accomodare: she makes him feel comfortable

creduto: believed

prigioniero: prisoner

alla volta degli Stati Uniti: towards the United States 

riabbracciare: to hug, re-embrace

alla vista di: to the sight of

non poteva trattenersi dal: he couldn’t resist from

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